sabato 28 marzo 2009

Segnali di vita

E' curioso come ci siano degli eventi, dei piccoli segnali, dei gesti che la vita mi fa, evidentemente, in momenti ben precisi, tali che non posso fare finta di non vederli.
Ma è altrettanto evidente che io continuo a non coglierli, o quantomeno a non capirne il significato, perchè si ripetono, si ripresentano, come a volermi urlare cose che non riesco a sentire...
C'è stato chi ha provato a insegnarmi a cogliere tutte le emozioni che ho la fortuna di provare, senza cercare di controllarle, di dargli un senso che sia diverso da quello di lasciarsi emozionare. Le foglie con la loro caducità, mi insegnano ogni giorno che il tempo è inesorabile e terribilmente inevitabile. I bambini con i loro sorrisi mi insegnano a non dimenticare la bellezza di lasciarsi sorprendere. Tutte le lacrime che piango, mi insegnano che posso sopravvivere nonostante tutto, nonostante il senso di perdizione che mi riempie a volte, nonostante la disperazione che sembrainguaribile.
Eppure ci sono cose che proprio non riesco a imparare.
Quello che sento ora ascoltando delle note a me molto care, mi riscalda di amare inquietudini, mi stringe lo stomaco, serra la gola e mi toglie le parole.

Nel frattempo ho bruciato per ben due volte i bastoncini che tentavo di cucinarmi per cena (e anche tre dita della mano)!! Anche questo potrebbe insegnarmi qualcosa, ma sono sempre troppo lontana dall'impararlo...

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